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Il vago tintinnio di protezioni metalliche e l'incedere pesante del bastone del Cappellano lo accompagnano per tutto il tragitto. Non so cosa troverà oltre quella soglia, ma il silenzio di quel luogo lo fa sentire stranamente a casa.

La lunga mano di Efrem spinge la porta e la sua figura si staglia, chiara su fondo scuro, nell'ambiente scarsamente illuminato.
Non ha esitazione prima di entrare e chiude la porta alle spalle.