Ma di aborto ne devono parlare gli uomini?

Il tema dell’aborto torna sempre utile quando si vogliono ribadire le proprie posizioni politiche, così chi da una parte chi dall’altra ha recitato la sua parte e avanti così.
Quando la Meloni dice che non è stata messa in discussione la 194, dice giusto, come governo hanno solo posto maggiore attenzione in ciò che compete la loro fede (politica, religiosa e morale).

Qualcosa sull’importanza dell’educazione sessuale nelle scuole e l’utilizzo dei contraccettivi?
Qualcosa sull’alta percentuale di obiettori di coscienza in alcune regioni (che spesso è collegato a tutte le altre problematiche della sanità)?
No, si ribadisce l’importanza di introdurre nei consultori e le strutture dedicate nuove figure di supporto, così nel caso una donna si ritrovasse nella decisione di dover abortire potrà sentirsi ulteriormente giudicata.

E se anche gli uomini possono aver voce in capitolo sull’aborto, nel caso si tratti del proprio figlio, ma mai nella percentuale in cui l’avrà la donna.
Se è possibile fare il gay con l’altrui sedere, in mancanza di vagina e utero sarebbe meglio lasciar la parola a chi se li deve gestire…